Dopo ben 165 anni, esattamente il 4 Febbraio 2012,
Nettuno – tornandosene a casa sua, nel segno dei Pesci – ha chiuso il ciclo,
completandolo per l’appunto nel dodicesimo ed ultimo segno dello Zodiaco.
La divinità delle acque, tornando ad incontrare la
materia fluida che lo caratterizza, in questa posizione esalta la sua natura e
quella del segno-figlio che torna ad abbracciare e ad avvolgere, esattamente
come quell’elemento che tutto permea, leviga, lavora, dando forme nuove ed
inaspettate a tutto quanto lo circonda.
La mutevolezza e la capacità di essere sfuggente che
caratterizzano l’acqua si mescolano al suo aspetto travolgente ed universale.
L’acqua è in ogni cosa presente su questa terra e senza di essa la vita sarebbe
impossibile. Allo stesso tempo, anche la sua capacità di distruzione è potente
ed imprevedibile.
Il vecchio Poseidone ben culla la fantasia tipica dei
Pesci, portandola a slanci che farebbero eccitare un equilibrista. Assieme
all’emotività e alla creatività reale ed irreale arrivano a confondersi, quasi
interscambiandosi.
Sono tutte queste le caratteristiche che ribollono nel
profondo e in superficie di queste nuove acque in cui segno zodiacale e pianeta
governatore tornano ad incontrarsi.
Dalla ri-unione emerge anche un nuovo livello di
capacità immaginifica, esaltata e portata quasi all’estremo della sua
espressione in parole: genio, stravaganza e sregolatezza; estasi artistica in
tutte le sue molteplici sfaccettature.
Dietro l’angolo è però pronta a fare capolino anche la follia. Ben sappiamo, infatti, che nessuna cosa (concreta od astratta che sia), senza equilibrio e almeno un pizzico di razionalità, può essere del tutto“sana” e non pericolosa. Emozioni, slanci di entusiasmo lasciati troppo liberi possono condurre ad atteggiamenti mossi dalla “cecità”, spinti soltanto dal sentimento (positivo o negativo che sia) di volersi esprimere in tutti i modi. Il misticismo (sia che riguardi i credi religiosi già affermati, sia quelli nuovi e alternativi) è un tratto comune tanto al segno quanto al pianeta che lo governa. Conseguentemente all’unione dei due, questo tratto risulta abbastanza amplificato. Sullo stesso binario corre la sete di conoscenza per il mistero: culti magici, misterici ed esoterici. Un fervore esaltato e senza più controllo razionale può condurre, per logica conseguenza più che per previsione astrologica, al fanatismo sfrenato e violento.
La curiosità e la sete di conoscenza (terrena ed
ultraterrena) non disdegnano nemmeno la ricerca scientifica, culturale,
filosofica, artistica e, al tempo stesso, multidisciplinare.
Nettuno, in qualità di pianeta “lento”, è anche
conosciuto come pianeta “epocale” perché permanendo per un lunghissimo periodo
in un determinato segno dello zodiaco, segue e segna un buono spicchio della storia
umana e non.
Per curiosare, o semplicemente per ripassare un po’ di
storia, vediamo i fatti più salienti accaduti durante i precedenti stazionamenti
di Nettuno in Pesci.
1688: Isaac Newton pubblica I principia mathematica formulando, per
la prima volta, la legge sulla gravitazione universale. Contemporaneamente,
Gottfried Leibniz introduce il concetto di funzione matematica e di
elaborazione del calcolo infinitesimale.
1689: è l’anno della pubblicazione de L’epistola sulla tolleranza di John
Locke. Qui egli cerca di definire i confini tra Stato e Chiesa, tra potere
politico e religioso.
1849: Hippolyte Fizeau realizza la prima misura
di velocità della luce, aprendo una nuova strada nel campo dell’astronomia e
Hermann von Helmholtz determina la velocità di un impulso nervoso.
1851: Jean Bernard Léon Foucault inventa il “Pendolo
di Foucault” e William Kelvin realizza la sua scala termodinamica.
1855: George Boole sviluppa la logica
matematica sul sistema binario, premessa fondamentale per l’attuale possibilità
di comunicazione uomo-macchina.
1858: apparizione della Madonna, a Lourdes, a Bernadette
Soubirous con dell’acqua miracolosa e prodigiosa.
1860: Enciclica di Pio XI, dove è possibile
individuare nuovamente il non ancora risolto “conflitto” tra Stato e Chiesa in
materia di possedimenti territoriali.
Per tutto l’Ottocento andarono di moda lo spiritismo e
le annesse sedute spiritiche, con tanto di tavolinetto a tre piedi e medium a
coordinare.
L’Ottocento è, però, anche il periodo storico del
Romanticismo. Nelle sue varie espressioni (letteratura, arte, politica etc.) fu
preponderante la caratteristica del sentire in maniera “diversa”. L’artista –
geniale ma incompreso – era un creativo solitario e che conduceva una vita
sregolata, ribadendo così l’eccentricità e la stravaganza di cui abbiamo
precedentemente parlato. L’amore, esaltato e annullante, nel leitmotiv
letterario e musicale e la collettività – assieme al senso di “appartenenza” –
assunsero un aspetto importante, diremo prioritario (non a caso fu il momento
delle indipendenze e delle formazioni nazionali, tanto in Europa quanto in
America Latina).
Approfondimenti: La Profezia Maya
Nessun commento:
Posta un commento